III DOMENICA DI PASQUA, ANNO A

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Sì, veramente, se tu - chiunque tu sia - sei nel novero dei fedeli, se non porti inutilmente il nome di cristiano, se non entri senza un perché nella chiesa, se hai appreso ad ascoltare la parola di Dio con timore e speranza, la frazione del pane sarà la tua consolazione. L'assenza del Signore non è assenza. Abbi fede, e colui che non vedi è con te.


Sant’Agostino Discorsi, 235



IL COMMENTO


Il Vangelo di oggi getta una luce vivissima sulla nostra vita di ogni giorno. Attraverso i due discepoli di Emmaus scopriamo che dietro a tante, forse a tutte, le nostre discussioni, i nostri discorsi, le nostre interminabili ricerche di verità e di soluzioni, dietro ai sofismi e alle indagini circa i reponsabili dei mali che ci affliggono, dietro alla quasi totalità dei nostri pensieri e delle nostre parole vi è una speranza delusa. Meglio sarebbe dire una speranza buttata. E potremmo chiederci sinceramente, oggi, che cosa stiamo sperando. In chi, o in che cosa è riposta la nostra speranza. Probabilmente diremo che è Cristo la nostra speranza. Ma forse, non Cristo crocifisso. La gloria che attendiamo e speriamo, per essere proprio quella che i nostri cuori desiderano, deve eludere la croce. Cancellare i problemi. Eliminare i fallimenti, le solitudini, la maggior parte di quel che ci tocca vivere ogni giorno. E discutiamo, litighiamo, ci appassioniamo, indaghiamo, scartavetriamo ogni angolo dell'esistenza alla ricerca d'un senso, d'un perchè, del responsabile delle nostre sventure. E gli occhi guardano ma non vedono, inchiodati alla maledizione di chi confida nell'uomo e nella carne, che quando viene il bene non lo può vedere. Gesù è lì, accanto a noi. Ci parla, ci chiede, ci cerca. Ma noi dove siamo? Dove son perdute le nostre ore, tra angosce e mormorazioni? Quali speranze hanno fagocitato la nostra vita facendone un'unica, interminabile disputa con tutti e su tutto? La nostra esistenza, una campagna elettorale permanente, sulla via che fugge da Gerusalemme. Gesù è l'unico così estraneo ai nostri pensieri da non sapere quel che è successo. Questo è quel che pensiamo di Lui, un estraneo ai nostri bisogni, alle nostre lacrime, alle nostre speranze. Certo, probabilmente non bestemmiamo, preghiamo e andiamo in Chiesa, ma il cuore è avariato, spera male ed è strozzato nella delusione. Ma Gesù invece non è lontano, proprio dove non lo riconosciamo, dove la fede fa acqua, il Suo amore infinito lo spinge sino al bordo della nostra vita, e Lui si che ci riconosce. Lui si che sa quel che si agita nei nostri cuori. Lui intercetta con uno sguardo di mite misericordia i nostri occhi tristi. E ci annuncia il Vangelo, ci parla della Storia d'amore di Dio con il Suo popolo, ci ricorda la fedeltà, l'alleanza, le profezie. Ci apre il cuore alle Scritture, svelando il profondo del Suo proprio cuore: Lui doveva soffrire, doveva morire, non poteva far altro che amare. Sino alla fine. Speriamo male perchè non capiamo di sperare il suo amore credendo di sperare altro, soluzioni, successi affettivi, lavorativi, economici. In ogni nostra speranza è inscritto il Suo amore, basta riconoscerlo. E sapere di sperarlo. Per questo Gesù si fa nostro compagno di viaggio, per educarci a guardare, per insegnarci a sperare. Il Suo amore ci apre gli occhi. Il Suo corpo donato ci svela l'oggetto vero del desiderio nostro più profondo: saziarci di Lui, mangiare del Suo amore e in esso riposare. In tutto speriamo Lui. E tutto, anche i dolori, le angosce, i fallimenti, i tradimenti, le malattie, tutto, in ogni istante, ci porta Lui, ce lo dona, perchè in tutto Lui è entrato e ne è uscito vittorioso. Sì, ogni momento della nostra vita è pieno di Lui, del Suo amore, sperare di riconoscerlo, di fermarsi, di saziarsene. Ecco la nostizia meravigliosa del Vangelo di oggi. Il nosro cuore arde e non ce ne rendiano conto. Tutto di noi spera il Suo amore e non lo sappiamo. Per questo Lui si avvicina, cammina con noi, entra con noi nella nostra notte, e ci apre gli occhi su quello che Lui, da sempre, ha seminato in noi. Il pane spezzato dischiude i nostri occhi sul Suo volto, perchè la nostra speranza ad esso si rivolga, e non rimanga delusa. Ogni giorno.



CONCORDANZE

Concordanze del Vangelo di Emmaus. Lc. 24, 13-35



COMMENTI


Don Fabio Rosini, Commento al Vangelo della III Domenica di Pasqua, Anno A

Ratzinger - Benedetto XVI. Catechesi sui discepoli di Emmaus

Ratzinger - Benedetto XVI. "Noi speravamo".... Leggere l'enciclica "Spe salvi" per meditare e approfondire il Vangelo

Ratzinger - Benedetto XVI. La Resurrezione è il fatto centrale della nostra fede, l'esempio dei discepoli di Emmaus

Don Divo Barsotti Apparizione ai due discepoli di Emmaus

P. R. Cantalamessa: la Parola di Dio è luce, incoraggiamento e vita
P. R. Cantalamessa: E' RISORTO IN VERITA'. Commento per la III domenica di Pasqua, anno A
P. Cantalamessa. Discepoli di Emmaus ed eucarestia.
P. R. Cantalamessa: Emmaus, una sola fede: Eucarestia e carità

Emmaus "icona" della lectio divina

G. Ravasi. GESU' DI EMMAUS

Giovanni Paolo II L'EUCARISTIA MISTERO DI LUCE NEL VANGELO DI EMMAUS
Giovanni Paolo II. Omelie per la III domenica di Pasqua anno A

C. Caffarra. Omelie sulla III domenica di Pasqua

Sulla Strada di Emmaus. Trovare la chiave che apre il significato delle Scritture.

Carlo Maria Martini, Partenza da Emmaus

I DISCEPOLI DI EMMAUS. Meditazioni di Eugenio Pramotton



COMMENTI PATRISTICI

Sant' Agostino. I due discepoli di Emmaus, uomini di fede debole.
Sant' Agostino. La fede dei discepoli di Emmaus e la fede di Pietro.



ARTE E LITURGIA

I discepoli di Emmaus. Lettura spirituale e teologica dell'opera di Duccio da Boninsegna, I pellegrini di Emmaus, Siena



TEOLOGIA

J. Galot. Il sepolcro vuoto: Da piccoli indizi, lo stupore della fede
Catechesi di Giovanni Paolo II sulla Resurrezione
J. Ratzinger. La fede nella Risurrezione

Paul O’Callaghan. Resurrezione. Teologia



MISTERO PASQUALE


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Giovanni Paolo II:L’amore misericordioso di Dio si rivela pienamente e definitivamente nel Mistero pasquale.

Paolo VI. Il Mistero Pasquale
H. U. Von Balthasar. Mysterium Paschale. La Consegna
J. Ratzinger. La fede nella Risurrezione
J Jeremias La Pasqua
Mons. Caffarra. Testi sulla Pasqua
La pasqua dei primi secoli
Sant''Agostino. "Fides christianorum resurrectio Christi est"
Catechesi di Giovanni Paolo II sulla Resurrezione
Meditazione di Don Divo Barsotti sulla Pasqua
Ignace DE LA POTTERIE. Testi sulla Risurrezione di Gesù in Giovanni
La Pasqua dell''ebreo Gesù
I giorni della Pasqua
J Jeremias La Pasqua
Ratzinger - Benedetto XVI. Meditazione sulla La Pasqua
Tutti i passi della storia varcano il sepolcro vuoto
Meditazione di Don Divo Barsotti sulla Pasqua
Mons. Caffarra. Testi sulla Pasqua
J. Galot. Il sepolcro vuoto: Da piccoli indizi, lo stupore della fede
LA TOMBA VUOTA E LA SINDONE DI TORINO
Presenza di Maria nel mistero pasquale
tomba vuota e panni sepolcrali
Padre Raniero Cantalamessa. La storicità della risurrezione di Cristo
Sant''Agostino. "Fides christianorum resurrectio Christi est"
Marc Chagall. Il mistero della Pasqua
A. Socci. Ipotesi su Gesù e la sua resurrezione.
Don Giussani: Cristo contro il nulla
Paul O’Callaghan. Resurrezione. Teologia
LE APPARIZIONI «UFFICIALI» DEL RISORTO AL GRUPPO APOSTOLICO (GV 20,19-31)








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