Venerdì Santo. Romano Guardini, Il Signore

“Il racconto è di una sacra verità. Il discorso non si fa mai patetico. Si narra con semplicità ciò che è accaduto e quanto si è detto. In nessun punto una espressione in cui si riveli ciò che va svolgendosi nell’intimo di Gesù, o anche soltanto nell’intimo di chi narra. Basta solo che immaginiamo che cosa ne avrebbe fatto uno scrittore moderno, per percepire la semplicità con cui si racconta la vicenda che dà fondamento alla salvezza di noi tutti. Perciò questa narrazione è così credibile, ma al tempo stesso così, si potrebbe dire, inapparente. Ciascuna di queste frasi ha un contenuto infinito, ma esse enunciano solo quanto la nostra serietà e il nostro amore riesce ad attingere.
Non per nulla il popolo credente ha creato un commento sostanziato interamente di contemplazione, di preghiera e di azione meditativa su queste poche pagine, la Via Crucis”

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