Giovedì Santo, Hamon-Borla, Meditazioni

COLLOQIO EUCARISTICO
"Hoc facite in meam commemorationem
E come sarebbe possibile, o Gesù ricordare la vostra Passione dolorosa, e non pensare al Sacramento Eucaristico, che non solo ne è il perpetuo memoriale, ma la mistica rinnovazione quotidiana e reale?

Tutto ce lo proclama ad un tempo: il velo sacramentale, le circostanze dell'istituzione, l'intima unione tra il Cenacolo e il Calvario, ma soprattutto lo stato d'immolazione in cui allora ed oggi vi trovate; immolazione completa, profonda, dolorosa.

Sul Golgota, foste Voi, l'Eterno, ad immolarvi per il suddito, Voi il creatore ad immolarvi per la creatura - e creatura vile, terribile, maledetta;- ma nell'Eucaristia non siete forse Voi medesimo, che ogni giorno vi sacrificate per l'uomo, non meno ribelle e tristo dell'uomo antico?...
Sul Golgota tutto sacrificaste; libertà, onore, corpo, anima; ma che cosa mai vi siete riservato in questo adorabile Sacramento, dove vi siete reso così schiavo, così umiliato, così annichilito?...

Infiniti certo furono i meriti e le grazie che allora per noi meritaste, ma non è forse l'Eucaristia il grande canale che di quelle grazie e di quei meriti ci rende partecipi?...E quindi, o vittima santa, dove, meglio che ai piedi del Tabernacolo, in questi giorni dolorosi meditare la vostra passione, se Voi stesso nell'istituire l'Eucaristia ci comandaste di rinnovarla in vosta memoria: Hoc facite in meam commemorationem?"
(Hamon-Borla, Meditazioni, vol. II)

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