Dal Vangelo di LUCA:
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "CHAIRE (Gioisci), Maria".
L'icona della risurrezione
Il Risorto inonda di luce e di grazia l'intera storia della salvezza, dai suoi primordi.
Avvolto in un triplice cerchio di luce, il Cristo appoggia i piedi sulle porte degli Inferi, le cui catene sono spezzate e i portali divelti.
I primi ad essere afferrati sono Adamo ed Eva, la coppia delle origini. L'identità dei progenitori viene trasfigurata dalla presa di Cristo, che muta il colore dei loro abiti e riconcilia l'uomo con la donna, come mostra la mano di Adamo tesa verso Eva.
Alle spalle di Adamo le grandi figure dell'Antico Testamento: il re Davide, il figlio Salomone e Giovanni Battista. Significativo lo sguardo tra Salomone e Davide: è guardando il padre che il figlio impara a conoscere Dio, ora pienamente rivelato nel Risorto.
Alle spalle di Eva le figure del Nuovo Testamento: Pietro e Paolo, preceduti da un giovane "pastore", il protomartire Stefano, e seguiti da un discepolo che rappresenta ogni credente.
L'intera creazione partecipa al movimento di rinascita inaugurato dal Risorto. Proprio per tale motivo, il profilo dei due monti corrisponde al profilo di Adamo ed Eva.
Lo sguardo del Cristo è rivolto a chiunque posa gli occhi sull'icona ... quindi anche a te. Da quello sguardo sembra sgorgare lo stesso invito che l'angelo fece a Maria, pochi attimi prima che il Verbo si facesse carne nel suo grembo: "Chaire, Giosci!".
Il dinamismo di luce racchiuso in questa icona ti riguarda e può realizzarsi anche in te!
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