SS. TRINITA’ NELL'ARTE

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SS. TRINITA’

La SS. Trinità è la dottrina più alta del cristianesimo: un mistero che infinitamente ci supera, mai raggiunto dalla speculazione filosofica; la dottrina, rivelata da Cristo e annunciata da poveri pescatori, costituisce il vertice più alto della Rivelazione: Dio è una relazione di amore.

Nel Vangelo non si trova il termine "Trinità", formulato da Teofilo di Antiochia (fine II secolo) e Tertulliano (III secolo), ma troviamo l’annuncio di Dio, Padre, Figlio, Spirito Santo, fatto da Gesù:

"Io e il Padre siamo una cosa sola"(Gv.10,30)

"Chi vede me vede il Padre"(Gv.14,8)

“Il Consolatore che il Padre vi manderà nel mio nome...”(Gv.15,26)

In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”(Gv 1,1)

Andate e battezzate tutte le genti nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo"(Mt.28,16).

E Paolo dirà: “La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano su tutti voi” (Cor.13,13)

Gesù annuncia che “Dio che è amore”(1Gv. 4-8)

“Dio èamore, questo vuol dire riconoscere che Dio non è solitudine: non si può amare da soli, per amare bisogna essere almeno in due in un rapporto così ricco che sia aperto all’altro. In Dio c’è un rappporto così ricco e profondo: l’Amante, l’Amato e l’Amore.

Dio Amore è comunione dei Tre, il Padre il Figlio lo Spirito Santo,

una relazione reale: “essi sono Tre nel dare e ricevere Amore nell’incontrarsi e nell’aprirsi all’amore”(Bruno Forte “Trinità per atei” -1996 Milano

Cortina Editore p 56) “Vedi la Trinità se vedi l’Amore”(S.Agostino)

TRINITA’ NELL’ARTE: MASACCIO A S.MARIA NOVELLA - FIRENZE

Da BRUNO FORTETrinità per atei -1996 Milano Cortina Editore p 56

Amare è dare la vita. Questo è il messaggio che la tradizione iconografica dell’Occidente ha espresso rappresentando la Trinità mediante l’immagine della croce dalla quale pende, abbandonato nell’infinito dolore e nella suprema solitudine, il Figlio tenuto tra le braccia dal Padre, mentre la colomba dello Spirito unisce e separa l’Abbandonante e l’Abbandonato. Questa scena, di cui la TRINITA’ di Masaccio in S.Maria Novella a Firenze rappresenta la testimonianza più alta, lascia trasparire come la Croce non sia soltanto un evento della storia di questo mondo. Il Crocifisso che muore abbandonato non è l’ennesimo povero umiliato che rantola nell’agonia del dolore umano: Egli muore tra le braccia di Dio. La sua morte non è l’atea “morte di Dio”: la Trinità divina, è profondamente raggiunta nel suo mistero di Padre Figlio, Spirito Santo, dall’evento che si compie il Venerdì santo. La fede cristiana non professa un Dio impassibile spettatore del dolore umano dall’alto della sua infinita lontananza, ma un Dio “compassionato”, un Dio cioè che avendo amato la sua creatura accettandone il rischio della libertà, l’ha amata sino alla fine.

Timothy Verdon: LA TRINITÀ DI MASACCIO a S.Maria Novella di Firenze in Arte e Catechesi -2002 Bologna EDB p107

Seguendo uno schema già consolidato, Masaccio illustra la Trinità nella “economia” della salvezza: fa vedere, cioè, la vita del Dio uno e trino nella sua intersezione con la vita umana. Il punto di intersezione è Gesù Cristo in croce, sostenuto e innalzato dal Padre, nella parte superiore della composizione, il quale gli dà lo Spirito (la bianca colomba tra il volto del Padre e l’aureola el Figlio). Dall’eternità di Dio, si scende - in Cristo - nella storia e, attraverso Cristo, nella vita degli uomini e delle donne: Maria la madre Distinti saluti Gesù, Giovanni, il discepolo diletto, poi i due donatori inginocchiati a destra e a sinistra. Giovanni si torce le mani e guarda angosciato l’Amico in croce; Maria invece guarda noi e indica Cristo, come per invitarci a meditare sul significato di ciò che vediamo. I donatori, i coniugi Lenzi, sono assorti nella preghiera e, sotto l’altare dipinto, vediamo infine uno scheletro con le parole:Io fui già quel che voi siete, quel ch’io son voi anco sarete’…”.

L’affresco è dipinto di fronte ad una porta che dava accesso al cimitero, lo scheletro ricordava subito a chi entrava la morte fisica; Cristo in croce conferma che lo stesso Figlio di Dio ha condiviso la nostra condizione mortale; il Padre che non abbandona il Figlio nella morte, ma lo innalza ridandogli lo Spirito, principio di risurrezione; Maria e Giovanni, la famiglia di Gesù…e una famiglia contemporanea (i Lenzi) che viene assimilata alla famiglia spirituale istituita dalla croce.

Era come dire a chi veniva dal cimitero: “Coraggio! La separazione dai tuoi cari imposta dalla morte non è definitiva. Come il padre non ha abbandonato il Figlio, ma lo ha risuscitato dandogli lo Spirito, così quelli che sono nel Figlio… saranno risuscitati l’ultimo giorno!” L’amore del Padre, che scese nella storia in Cristo e, attraverso i discepoli di Cristo continua a scendere, ci salva dalla morte e ci dà lo Spirito Santo.

Così il mistero della SS Trinità – mistero cioè del rapporto familiare che esiste dall’eterno in Dio - viene esteso sino ad includere gli uomini, in una piramide discendente di amore. La componente centrale, che lega la parte inferiore e quella superiore della composizione, l’uomo a Dio, è Cristo in croce, icona del Padre, espressione perfetta dell’amore che si dona.

L’insondabile profondità del mistero diventa penetrabile anche grazie alla prospettiva lineare usata qui per la prima volta in un dipinto monumentale…..Un’emanazione di vita scende dal Padre attraverso Cristo Maria, giovani i Lenzi, fino a noi, toccando perfino lo scheletro sotto l’altare…

Tutto questo ab eterno, dall’eternità: dimensione che Masaccio suggerisce non con l’iride dorata, ma con un’architettura evocante l’antichità classica…i cui elementi definiscono lo “spazio di Dio” nell’affresco...

Così l’eternità immaginata da Masaccio è storica: (radicata nel passato e nell’oggi)

E l’amore del Padre che entra nel tempo umano in Cristo e che in Cristo sconfigge la morte, si rivela come fedeltà storica che dà nuova vita a pietre antiche: perché in Dio nulla di valido che l’uomo compie è perduto.

El Greco1577-1578 – Trinità Madrid

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