San Gregorio Nazianzeno. Il cristiano può vincere le tentazioni

Se dopo il battesimo il tentatore, persecutore della luce, ti avrà assalito, e certo ti assalirà - infatti tentò anche il Verbo mio Dio nascosto nella carne, ossia la stessa luce velata dall'umanità - tu sai come vincerlo: non temere la lotta. Opponigli 1'acqua, opponigli lo Spirito nel quale saranno distrutti tutti i dardi infuocati di quel maligno.

Se ti farà presente la tua povertà - non dubitò infatti di farlo anche con Cri­sto, facendo gli notare la sua fame perché trasformasse in pane le pietre - ri­corda le sue risposte (cfr. Mt 4, 4). Insegnagli quel che non sa; opponigli quella parola di vita che è pane disceso dal cielo e dà la vita al mondo. Se t'insidia con la vanagloria - come fece con lui quando lo portò sul pinnacolo del tem­pio e gli disse: «Gettati giù» per mostrare la tua divinità (Mt 4,6) - non la­sciarti trasportare dalla superbia. Se ti vincerà in questo, non si fermerà qui. È insaziabile, tutto brama; adesca anche con l'aspetto della bontà e travolge il bene in male: questo è il suo modo di combattere.

Quel ladro è un esperto conoscitore anche della Scrittura. Qui quel «sta scritto» riguarda il pane; là riguarda gli angeli. Infatti sta scritto: «Ai suoi an­geli darà ordine per te, essi ti sosterranno con le mani» (Le 4, 10.11). O sofi­sta del vizio! Perché passi sotto silenzio quel che segue? Lo comprendo esat­tamente, anche se tu l'hai taciuto, perché diceva: camminerò su di te, aspide e basilisco, calpesterò serpenti e scorpioni; protetto e fortificato, ben inteso, dalla Trinità.

Se ti assalirà con l'avarizia, facendo balenare in un attimo ai tuoi occhi tutti i regni come se gli appartenessero ed esigendo la tua adorazione, disprezzalo come un miserabile. Difeso dal segno della croce, digli: Anch'io sono imma­gine di Dio; non sono stato ancora scacciato come te, per la superbia, dalla gloria celeste; sono rivestito di Cristo; col battesimo Cristo è diventato mia eredità: sei tu che mi devi adorare. Credimi, vinto e svergognato da queste parole, si ritirerà da tutti quelli che sono illuminati, come si è allontanato dal Cristo, principio della luce.

Il battesimo conferisce questi benefici a chi ne riconosce la forza. Offre tali sontuosi banchetti a coloro che soffrono una fame degna di lode.

Dai «Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo.

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