Gesù pertanto, stanco del viaggio, se ne stava casi sedendo presso il pozzo. Era circa l'ora sesta (Gv. 4, 6). Cominciano i misteri. Non è certo senza un motivo che Gesù era stanco, non senza un motivo appare affaticata la forza di Dio. Cristo, che
È per te, che Gesù si è stancato nel viaggio. Vediamo Gesti pieno di forza, e lo vediamo debole; forte e debole: forte, perché «in principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e era Dio il Verbo. Era questi in principio presso Dio». Vuoi vedere quanto è forte il piglio di Dio? Le cose tutte furono fatte per mezzo di lui, e senza di lui nulla fu fatto (Gv. 1, 3); e tutto senza fatica. Chi, dunque, è piti forte di lui, che ha fatto tutte le cose senza fatica? Vuoi ora vederlo debole? Il Verbo si è fatto carne e abitò fra noi (Gv. 1, 14).
La forza di Cristo ti ha creato, la debolezza di Cristo ti ha rigenerato. La forza di Cristo fece che ciò che prima non era fosse; la debolezza di Cristo fece che ciò che era non perisse. Con la sua forza ci ha creati, con la sua debolezza ci ha cercati.
È dunque con la sua debolezza che egli nutre i deboli ... Poiché dunque si è degnato di venire a noi apparendo in forma di servo per la carne assunta, questa stessa carne assunta è il suo viaggio. Perciò «stanco del viaggio », che altro vuoi dire se non affaticato nella carne?
Gesti è debole nella carne, ma non valerla essere tu: nella debolezza di lui tu devi essere forte, perché il debole di Dio è piti forte di tutta la potenza umana (cf. 1 Cor 1, 25).
In Giovanni, 4
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