A. Serra e F. Breynaert. Cana e la creazione del mondo


Il raconto di Cana potrebbe essere un riferimento al Principio del mondo


La parola "archê" (principio)
Il racconto di Cana potrebbe riferirsi alla creazione del mondo, al suo principio "archê" :

"Questo inizio (archên) dei segni fece Gesù in Cana di Galilea"
(Gvn 2, 11)

«  In principio  (« archê »), Dio creò il cielo e la terra. »
(Gn 1,1)

Il riferimento alla settimana della creazione (Genesi 1)

Allarghiamo la riflessione al contesto del racconto, osservando le menzioni del tempo.
Primo giorno, testimonianza di Giovanni (Gv 1,19-28) ;
l'indomani (1, 29) :
2d  giorno, Giovanni Battiste  annuncia Gesù l'agnello di Dio ; l
'indomani (1,35) :
terzo giorno, Andrea porta Simon Pietro verso Gesù ;  l
'indomani (1,43), quarto giorno, Gesù e Filippo ;
"il terzo giorno", il racconto Cana.
Si esita un po' per sapere se questo "terzo giorno" è il sei o il sette della settimana, più probabilmente il 6.
Il vangelo presenta l'inizio del ministero di Gesù in una settimana dunque, come la settimana della creazione, per significare che Gesù comincia una nuova creazione.

La descrizione di una settimana di 6 giorni potrebbe fare allusione al racconto della creazione ma questo è formulato in modo regolare fino alla fine.
Il vangelo può avere una sorgente d'ispirazione intermedia che spiegherebbe perché il suo ritmo non è tanto regolare. Questa sorgente sarebbe il teofania del Sinai[1], dové leggiamo :  "Allora l'Eterno disse a Mosè : Va' dal popolo, santificalo oggi e domani, e fa' che si lavi le vesti.  E siano pronti per il terzo giorno, perché il terzo giorno l'Eterno scenderà sul monte Sinai agli occhi di tutto il popolo." (Es 19,10-11)
La Bibbia parla solamente di tre giorni, ma la letteratura inter-testamentaria, extra-biblica inserisce qui una settimana completa[2], ed il terzo giorno simbolico del testo biblico è il sesto giorno del mese.   Al Sinai, Dio creò Israele come vero popolo, il sesto giorno ed alla sesta ora ; nel Genesi Dio creò l'uomo il sesto giorno. Al Sinai, una dense nuvola apparve, come mai hanno visto. Nella Genesi, lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque (Gn 1,1), covava la creazione : riflettendo sulla storia sua, Israele comprende la creazione del mondo.

Così, il terzo giorno di Cana, è collocato nella cornice della settimana iniziale del vangelo di Giovanni, è il suo sesto giorno, e fa riferimento al Sinaï e alla creazione.

Un significato profondo 
In questo contesto, le sei giare di Cana, piene di acqua, (cioè a Torah che Gesù cambia in vino, la Torah messianico), annunciano che la parola di Gesù stà una parola creatrice. In ciascuno di coloro in che rimane la parola (Gv 15,5.7), il Verbo compie una nuova creazione. Lo Spirito Santo fa nascere di nuovo (Jn 3,5). "E c'era la madre di Gesù" (Gv 2, 1.) Maria è presente, maternamente, in questa opera creatrice.


[1] Occorre il terzo mese (Es 19,1) verso maggio o giunio ; il 6 del mese è la pentecoste giudaica
[2] La Mekiltà di Rabbi Ismaël (tradizione tannaïtica del 2secolo) parla de 6 giorni.  Il Talmud Babilonese, Shabbat 86b-87a . 88a ; Yoma 4b ; Ta'anit 28b parla di 7 giorni ; il primo Targum di Gerusalemme, o targum del pseudo Jonathan parla di 7 o 8 giorni.

Bibliografia :
A. SERRA, Maria e la pienezza del tempo, Paoline 1999, p. 79-83
A. SERRA, Maria a Cana e presso la Croce, Rome, 1991, p. 13-26
A. SERRA, Marie à Cana et près de la croix, Cerf, 1983.
H. SAHLIN, Zur typologie des Johannesevangeliums,  UppsalaLeipzig, 1950, p. 8-12

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