VIAGGI MISSIONARI DI SAN PAOLO - CARTE GEOGRAFICHE E BREVE RACCONTO

http://www.santiebeati.it/immagini/Original/20400/20400AA.JPG



stralcio del racconto dal sito:

All about Turkey

http://www.allaboutturkey.com/ita/hatay.htm

immagini dal libro di Buscemi A.M., San Paolo vita opera messaggio, Franciscan Printing Press, Jerusalem 1996;

Primo viaggio missionario

A) Primo viaggio missionario con Barnaba e Giovanni Marco (Atti 13:4-14:28)

Paolo, Barnaba e Giovanni Marco partirono verso Seleucia, e da qui verso l'isola di Cipro in nave. A Cipro predicarono a Salamis e Paphos, dove un mago ebreo di nome Elimas ed un falso profeta di nome Barjesus vollero testimoniare contro di loro, ma il Dio lo fece perdere la vista ed il governatore Romano dell'isola si converti in Cristianesimo dopo aver visto questa vicenda. Da Cipro, i tre fecero il viaggio di ritorno ad Asia Minore e visitarono Perge in Pamfilia, dove Giovanni Marco gli mollo' e torno' a Gerusalemme.

Paolo e Barnaba proseguirono verso Antiochia di Pisidia, dove tanti Ebrei e Gentili accettarono la parola di Dio e gli crederono dopo aver ascoltato la loro predica. Pero' quelli non credenti vollero perseguitare Paolo e Barnaba e gli cacciarono via dalla loro citta'. La stessa cosa avvenne anche ad Iconio (Konya), dove gli ebrei e gentili non credenti tentarono di lapidargli. Allora i due compagni andarono a Listra, dove Paolo guari uno storpio e cosi gli abitanti pensarono che questi erano degli dei pagani e vollero ofrirgli un sacrificio, che poi Paolo riusci a fermargli. Pero' la stessa gente lapidarono Paolo e lo lasciarono a morire quando alcuni Ebrei arrivarono da Antiochia e da Iconio per organizzare gli abitanti contro gli Apostoli. Paolo sopravvisse questo attacco e parto' il giorno dopo insieme a Barnaba verso Derbe. Poi ritornarono di nuovo a Listra, Iconio, Antiochia e Perge per rinforzare i credenti ed organizzare le chiese. Da Attalia (Antalya) navigarono ad Antiochia, dove riunirono la comunita' cristiana per raccontargli le loro esperienze e dirgli come il Dio “ha aperto la porta di fede sui Gentili”.

Secondo viaggio missionario

B) Secondo viaggio con Sila (Atti 15:36-18:22)

Paolo e Barnaba pensarono di fare una visita alle chiese che le avevano stabilite nel loro primo viaggio. Barnaba volle portare anche Giovanni Marco, ma Paolo si oppose a causa dei problemi causati da Marco nel primo viaggio. Allora i due apostoli si divisero e Barnaba prese Marco e navigo' verso Cipro, mentre Paolo decise di partire con Sila (o Silvano) verso la Siria e la Cilicia. Paolo e Sila visitarono poi Derbe e Listra (vicino a Konya), dove Paolo prese con loro un giovane cristiano di nome Timoteo. Questi andarono in Frigia e Galazia ed arrivarono a Troas, dove il Signore disse a Paolo nel suo sogno di andare anche a Macedonia per predicare. A Troas probabilmente s'incontrarono anche con evangelista Luca, perche' dopo questo porto Luca riferisce ai missionari come “Noi”.

Dopo Troas, i quattro compagni navigarono verso la Grecia e la Macedonia, a Samotracia, Neapoli e Filippi. Paolo evangelizzo' Filippi e guari una schiava posseduta dal demonio, della quale il suo padrone si approfittava per le sue profezie. Siccome la ragazza schiava era curata e non poteva piu' far guadagnare soldi al suo padrone, allora il padrone porto' Paolo e Sila dai giudici. I due furono picchiati ed incarcerati, ma mentre questi pregavano e cantavano per il Dio durante la notte, un terremoto accadde a mezzanotte e apri tutte le porte e le catene. Visto questo, il carceriere ebbe paura e si converti, e la mattina dopo i due furono liberati.

I quattro uomini arrivarono poi a Tessalonica passando da Amfipolis ed Apollonia, il porto principale ed il centro commerciale della Macedonia. Qui Paolo fece le sue conversazioni nella sinagoga degli Ebrei durante il Sabato. Alcuni Ebrei e parecchi Greci ci crederono, ma i non credenti organizzarono la gente contro di loro e cosi Paolo e Sila dovettero lasciare la citta' di notte. Poi questi andarono a Berea, dove tanti Ebrei e Greci riceverono la parola di Dio. Ma quando gli Ebrei di Tessalonica arrivarono a Berea per organizzare di nuovo la gente, questi dovettero abbandonare anche questa citta'. Poi, Paolo ando' ad Atene, una citta' piena di idoli e dei pagani, dove discusse nella sinagoga e nel mercato ogni giorno e predico' all’Areopago, ma solo pochi Greci lo credettero mentre gli altri lo ignorarono.

Allora Paolo passo' a Corinto, una delle citta' piu' grandi dell'Impero Romano, dove riusci a convincere parecchi Ebrei e Greci, fra cui il capo della sinagoga e tutta la sua famiglia. Paolo rimase in citta' per circa un anno e mezzo e continuo' a predicare. Alcuni Ebrei tentarono di perseguitarlo e lo portarono da Gallio, il governatore Romano, ma Gallio non gli ascolto' nemmeno. Poi Paolo navigo' verso Efeso, capitale della provincia Romana dell'Asia, dove si fermo' poco. Poi andarono a Gerusalemme per Pesach (Passover o Pasqua ebraica), e finalmente ritornarono ad Antiochia

Terzo viaggio missionario

C) Terzo viaggio (Atti 18:23-21:16)

Passato un po' di tempo ad Antiochia, Paolo visito' di nuovo le chiese in Galazia e Frigia per rinforzare i discepoli, e poi arrivo' ad Efeso. Qui Paolo s'incontri con dodici seguaci di Giovanni Battista e gli battezzo' in nome del Gesu'. Paolo predico' nella sinagoga per tre mesi, ma quando i non credenti si misero contro di lui, dovette scegliere un'altro posto per insegnare. Lui continuo' a diffondere la parola per circa due anni, cosi tutti gli Ebrei e Greci nell'Asia Minore sentirono il Vangelo. Il Signore fece accadere diversi miracoli ad Efeso tramite Paolo, guarendo gli ammalati oppure quelli possessi dal demonio. Parecchi cittadini di Efeso ci credettero, e tanti altri che una volta praticavano la magia, misero i loro vecchi libri in piazza e gli bruciarono. Cosi tanti paganisti si convertirono in Cristianesimo ad Efeso, una volta il centro del culto pagano e soprattutto quello di Artemide. I venditori e commercianti degli idoli e delle statuette d'argento degli Dei e dei templi, videro il rischio di perdere il loro lavoro a causa di questa nuova religione monoteista, e provocarono gli efesini pagani contro Paolo ed i suoi seguaci nel teatro, ma fortunatamente alla fine il santo si era salvato.

Uno degli incidenti piu' conosciuti durante i viaggi di Paolo fu la rivolta dei commercianti di Efeso. Verso la fine del suo ministero in questa citta', Paolo predico' “… i Dei fatti dalle mani degli uomini non sono Dei per niente.”, un accuso diretto ai venditori che producevano statuette e souvenir d'argento di Artemide e le vendevano ai pellegrini e visitatori. Quando le vendite di tale oggetti si diminuirono, uno dei commercianti di nome Demetrio provoco' un gruppo di artigiani contro Paolo dicendo che la Dea Artemide ed il suo santuario erano sotto il pericolo di essere dimenticato e distrutto. Cosi tutti gli artigiani e commercianti si radunarono nel teatro a sopportare la loro Dea, gridando “Grande e' la Dea Diana degli Efesini”, e vollero perseguitare Paolo ed i suoi seguaci, ma le autorita' della citta' gli calmarono. Dopo questo evento, era logico per Paolo di abbandonare Efeso e andare verso la Macedonia.

Paolo fu di nuovo in Macedonia e per tre mesi a Corinto per visitare di nuovo le chiese. Poi, invece di imbarcare una nave verso la Siria cambio' l'idea e passando di nuovo dalla Macedonia per terra arrivo' a Troas, dove risorse un giovane uomo che mori cadendo dal terzo piano di una casa dove i Cristiani si radunavano. Paolo parti per Assos, e poi navigo' insieme ad altri discepoli verso Mileto via Mitilene, Chios, Samos e Trogillium. In Asia Minore visito' le comunita' cristiane che aveva fondate, presentendo di non poterle piu' rivedere.

Dopo Mileto, Paolo navigo' per Cos, Rodi, Patara e Tire in Siria, dove i suoi discepoli lo avvertirono di non andare a Gerusalemme. Cosi lui ed i compagni partirono per Ptolemais e poi per Cesarea, dove un profeta giudeo di nome Agabo gli predisse l'arresto e la prigione. Da Cesarea, Paolo parto' per Gerusalemme anche se i discepoli tentarono di cambiare la sua idea, ma lui gli rispose che era pronto a morire per Gesu' Cristo. Cosi arrivarono a Gerusalemme nel 58 d.C, dove lui porto' le offerte raccolte nel suo ultimo viaggio.

Viaggio a Roma [o viaggio della cattività]


Viaggio a Roma (Atti 27:1-28:31)

Porcio Festo consegno' Paolo accompagnato da Luca e Aristarco ed altri prigionieri al centurione Giulio e suoi soldati per trasferirgli a Roma in una nave. Questo viaggio difficile viene descritto negli Atti 27-28; navigando sotto Cipro a causa dei venti contrari, e passando davanti a Cilicia e Pamfilia, arrivarono a Mira in Licia. Qui, il centurione trovo' una nave di Alessandria per navigare all'Italia. Poi navigarono lentamente per diversi giorni ed in difficolta' fino a Cnido, di qui passarono sotto Creta e Salamone.

Dopo tanti pericoli ed una forte tempesta, durante il quale gli angeli di Dio comunicassero' a Paolo nel suo sogno che tutti a bordo furono sopravvissuti, si fermarono a Melita (Malta) a causa di un naufragio (oggi si chiama la Baia di San Paolo). Durante la sosta obligatoria di tre mesi sull'isola, ci sono stati diversi miracoli; Paolo guari tante persone e fu morso da una vipera ma gli era successo nulla. Finalmente salirono a bordo di un'altra nave ed arrivarono a Roma nel 61 d.C. con tappe a Siracusa, Reggio Calabria, Pozzuoli, Foro Appio e Tre Taverne. A Roma, i Cristiani ricevettero Paolo calorosamente. L'Apostolo era disposto sotto l'arresto di casa ed alloggio' in una camera affittata per circa due anni, dove continuo' a ricevere i visitatori cioe' a diffondere la parola di Dio, fra qui anche alcuni capi degli Ebrei.

Paolo aspetto' il suo processo che non si fece mai per il mancato arrivo degli accusatori dalla Palestina. Si dice che probabilmente fu liberato attorno al 64 e poi arrestato di nuovo nel 66 forse a Nicopoli. Siccome gli “Atti degli Apostoli” terminano a Roma, non sappiamo esattamente che cosa era successo durante questi anni. Comunque, l'Apostolo fu condotto di nuovo a Roma, dove i Cristiani erano terrorizzati dalle persecuzioni percio' una gran parte di loro lo avevano lasciato solo, tranne Luca. Questa volta il tribunale lo condanno' a morte perche' era Cristiano, e fu decapitato (non poteva essere crocifisso perche' era un cittadino romano) lo stesso giorno della crocifissione di San Pietro, nel 29 Giugno 67, in una localita' chiamata “Palude Salvia” (Tre Fontane oggi) vicino a Roma. I Cristiani presero il suo corpo e lo seppellirono sulla via Ostiense, dove poi era costruita la Basilica di San Paolo fuori le Mura.

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